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Morton, James Douglas quarto conte di.

Uomo politico scozzese. Entrato in possesso del nome e dei titoli dei conti di Morton in seguito al matrimonio con la figlia del terzo conte di Morton, James, fu tra i Lord protestanti che si opposero alla politica cattolica e filofrancese della regina madre Maria di Guisa. Con il prevalere della parte protestante nel 1559, assunse la reggenza del Regno di Scozia per la giovane regina Maria Stuarda, sposa in Francia di Francesco II, ma conservò grande influenza politica anche dopo il ritorno di questa, rimasta vedova del re francese nel 1560. Fece parte del Consiglio privato della corona e fu nominato Lord cancelliere di Scozia nel 1563. Stretto collaboratore del fratellastro della regina, il conte di Murray, non ne approvò però la ribellione contro il matrimonio di Maria con Lord Darnley. Coinvolto nel 1566 nell'assassinio di Davide Rizzio, l'influente consigliere italiano della regina, e dello stesso Darnley nel 1567, si schierò successivamente contro la regina, che fu costretta ad abdicare in favore del figlio Giacomo. Consigliere del conte Murray, reggente di Giacomo, quando questi nel 1572 rimase vittima di un attentato, gli subentrò, mantenendo la reggenza fino al 1578. In quell'anno si ritirò a vita privata, ma continuò a esercitare un'influenza politica notevole, mal tollerata dai suoi avversari; questi riuscirono infine a rendere effettiva l'accusa di complicità nell'assassinio di lord Darnley e a farlo condannare alla decapitazione (Dalkeith 1525 circa - Edimburgo 1581).